Ci troviamo nel pieno della cosiddetta “FASE 2” e, in queste settimane, il tema del turismo è stato tra quelli più trattati sia a livello istituzionale che mediatico. Questo settore, uno dei fiori all’occhiello dell’economia italiana, risulta essere tra quelli più colpiti dalla crisi economica legata alla pandemia di COVID-19; in particolare il turismo in incoming tarderà probabilmente diversi mesi, se non anni, a riprendersi.
In questi mesi di lockdown le attività di guide turistiche, ambientali, naturalistiche, etc. sono rimaste – giustamente – completamente ferme, ma ora che il paese intero si avvia cautamente verso una ripartenza non sarebbe giusto e strategico pianificare una ripartenza anche delle suddette attività?
Mentre si è discusso a lungo, sia a livello nazionale che locale, del ripristino di varie professioni, ad oggi mancano, a livello regionale, in Campania, chiare linee guida che permettano la programmazione degli eventi futuri per una porzione importante del mercato del turismo.
Questo va in contrasto con l’operato di altre regioni (quali Lazio, Toscana, Liguria e – finanche – Lombardia) che già da diversi giorni hanno fornito le indicazioni necessarie per riprendere, in tutta sicurezza, le attività legate a quest’ambito.
Visite guidate all’aria aperta, itinerari didattici, walking tour lontani dai percorsi tradizionali e più battuti, ecoturismo e cicloturismo possono, a nostra opinione, ripartire nell’immediato e senza particolari accorgimenti che vadano al di là dell’ovvio distanziamento sociale, dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, della sanificazione del materiale utilizzato, etc.
Se è vero che, probabilmente e comprensibilmente, si dovrà aspettare ancora per poter tornare a mostrare ai turisti stranieri le meraviglie naturali e culturali della Campania è altrettanto vero che l’accresciuta sensibilità dei cittadini della nostra regione – che sempre più desiderano scoprire il proprio territorio – può rappresentare il primo sbocco per una ripartenza che sia sostenibile e responsabile, tanto a livello ambientale che sociale.
Siamo focalizzati ormai da settimane sulla pianificazione di tutte le nostre future attività (trekking e birdwatching urbano a Napoli, trekking fotonaturalistici nell’Appennino Campano, passeggiate alla scoperta della biodiversità delle aree protette della nostra regione) per poter riprendere, in estrema sicurezza, non appena ci saranno fornite le linee guida per farlo.
Ci sarà bisogno di aspettare ancora a lungo?
È proprio per questo che abbiamo deciso di scrivere, coadiuvati da Germana Falibretti (Heart of the City) e Carmine Maturo (Green Italia), al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per chiedere un incontro urgente.
La lettera vede tra i firmatari rappresentati locali di importanti associazioni (quali ad esempio Touring Club, WWF, Legambiente, FIAB), organizzazioni del territorio e singole guide.