Molti sono gli effetti che il lockdown, legato alla diffusione del Covid-19, sta avendo sia sulla popolazione umana che sull’ambiente. Già dall’inizio dell’epidemia in Cina si era notato come le severe misure prese dal governo (lezioni scolastiche sospese, eventi sportivi cancellati, spostamenti fortemente limitati, uffici, negozi e gran parte delle fabbriche chiuse) avessero avuto anche un risvolto positivo sull’inquinamento delle regioni interessate, con un tasso di CO2 sceso a livelli bassissimi. Anche in Italia misure simili, anche se più lievi, hanno portato ad una momentanea diminuzione delle emissioni inquinanti in tutta l’area della Pianura Padana.
Questa temporanea buona notizia non deve però dare adito a false illusioni, se è vero che al momento si sono ridotti tutta una serie di parametri relativi agli agenti inquinanti è vero anche che molti studiosi invitano a non farsi prendere da un facile ottimismo. Da sempre i momenti di calo delle emissioni legati ad una crisi specifica, vengono seguiti, in un secondo momento, da un’accelerazione dell’inquinamento atmosferico. Quindi prudenza!
Torniamo però a parlare degli animali e della loro, quantomeno apparente, riconquista degli spazi urbani. In questi giorni le bacheche social degli italiani sono state rallegrate da immagini di Germani reali che si sollazzano nella Fontana della Barcaccia, Cinghiali che si avvicinano alle case (ma realmente di più di come abbiamo visto negli ultimi anni?), Cigni reali che attraversano i canali di Venezia (caratterizzati da una momentanea limpidezza delle acque) e delfini che si fanno riprendere intenti a giocare a pochi centimetri dalle banchine dei porti.
Proprio da una commistione tra queste due ultime notizie si è creata una gran confusione!
Purtroppo numerosi blog e giornali di altri paesi (e non solo) hanno cominciato a parlare di comparsa di delfini tra i canali di Venezia (notizia citata anche dalla celeberrima attrice Sharon Stone in uno dei suoi ultimi post Instagram!). Facciamo chiarezza: innanzitutto lo stop momentaneo delle attività dell’uomo non ha fatto scomparire completamente l’inquinamento dai celebri canali (anche se la torbidità legata al passaggio delle imbarcazioni si è sicuramente ridotta) e soprattutto i delfini non sono stati avvistati nuotare tra i canali della città lagunare!
I delfini ripresi in questi giorni sono Tursiopi (Tursiops truncatus) – e non Focene comuni (Phocoena phocoena), specie comparsa invece nelle immagini di molti articoli, anche italiani – e non sono stati avvistati nella città veneta ma a diverse centinaia di km di distanza (nello specifico nei porti di Trieste e di Cagliari). Se è vero che la specie in questione può a volte essere rinvenuta in ambienti insoliti (sono noti avvistamenti diversi chilometri a monte della foce nel Tamigi, nel Tevere e nell’Arno), e che in passato è stata avvistata anche in Laguna Veneta, non è questo il caso.
Hanno cominciato a fare la loro comparsa anche fotomontaggi di coccodrilli nei canali veneziani ma su questi, nonostante ci siano sempre alcune persone pronte a credere a tutto, siamo sicuri di non doverci dilungare troppo da un punto di vista zoologico.
Per concludere ci teniamo a sottolineare che, nonostante il blocco quasi totale delle attività antropiche stia in molti paesi del mondo favorendo la fauna selvatica ed alterandone in qualche modo i comportamenti (nei prossimi giorni vi parleremo proprio di un nostro studio scientifico che stiamo portando avanti sull’argomento), è come sempre consigliato fare estrema attenzione alle notizie che girano sul web!