Dove la biodiversità resiste al degrado ambientale.
La scorsa settimana, nell’ambito di un progetto che abbiamo in cantiere, abbiamo svolto un sopralluogo in un’area della periferia ad est della città di Napoli.
Da anni ci interessiamo oramai di fauna urbana e se questo interesse ci porta spesso a visitare parchi e giardini dal piacevole aspetto, non sono però rare le volte in cui dobbiamo esplorare aree meno gradevoli.
Alberi e cemento.
Numerose zone della periferia orientale di Napoli sono spesso associate ad un profondo degrado anche e soprattutto di tipo ambientale. Anche le aree che possono sembrare più irrecuperabili riservano spesso gradite sorprese. Ed è proprio una testimonianza del genere che vogliamo portare dalla nostra visita.
In questo luogo, nonostante i cumuli di rifiuti di ogni genere, le fogne a cielo aperto, l’abusivismo edilizio e le infrastrutture che hanno occupato in maniera disordinata un territorio dall’originaria vocazione agricola, numerose specie di piante ed animali prosperano.
Papaveri.
Passera mattugia.
Avevamo già parlato dell’importanza delle aree verdi residuali in un nostro passato articolo, in quel caso prendendo come esempio la zona tra Vomero e Quartieri spagnoli.
A Napoli-est durante la nostra, brevissima, uscita siamo riusciti a contattare circa 20 specie di Uccelli – alcune più comuni in ambiente urbano altre meno (vedi il Saltimpalo) – mentre le Rane verdi (Pelophylax ssp.) ci accompagnavano per il percorso con il loro canto e le Lucertole campestri si rincorrevano tra i nostri piedi.
Poiana.
Saltimpalo.
Questa porzione di territorio è caratterizzata da un’alternanza di microaree umide, campi coltivati (terribile pensare che quegli ortaggi finiranno sulla tavola di qualcuno) e tanta, tanta immondizia.
Nonostante tutte le problematiche elencate, ancora persistono diversi microhabitat che offrono un ambiente idoneo per un numero interessante di animali. Siamo sicuri che sopralluoghi più approfonditi potrebbero regalare osservazioni interessantissime.
Passera scopaiola.
Queste aree, innanzitutto per la qualità della vita delle persone che lì risiedono, devono essere opportunamente e urgentemente bonificate. Secondo il nostro parere poi, viste le enormi potenzialità, valorizzarle da un punto di vista naturalistico potrebbe rappresentare un importante, quanto facilmente conseguibile, valore aggiunto.
Se non ora quando?
Gheppio.
CHECKLIST
- Poiana (Buteo buteo)
- Gheppio (Falco tinnunculus)
- Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
- Porciglione (Rallus aquaticus)
- Gabbiano reale (Larus michahellis)
- Piccione domestico (Columba livia var. domestica)
- Colombaccio (Columba palumbus)
- Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
- Ballerina bianca (Motacilla alba)
- Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
- Passera scopaiola (Prunella modularis)
- Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
- Saltimpalo (Saxicola torquatus)
- Usignolo di fiume (Cettia cetti)
- Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
- Cinciallegra (Parus major)
- Storno (Sturnus vulgaris)
- Gazza (Pica pica)
- Cornacchia grigia (Corvus cornix)
- Passera d’Italia (Passer italiae)
- Passera mattugia (Passer montanus)
- Verdone (Chloris chloris)