All’inizio di settembre, i cieli di Italia si riempiono di Uccelli migratori diretti verso l’Africa in quella che viene chiamata migrazione “di andata”. Diverse specie, dopo aver trascorso la stagione riproduttiva in Europa, si preparano a spostarsi verso Sud, in cerca di climi più miti, attraversando il nostro paese per raggiungere l’altra sponda del Mediterraneo.
Lo scorso settembre abbiamo avuto il piacere di organizzare molteplici tour di birdwatching con partenza da Napoli ed escursioni in Campania, dando l’opportunità ad appassionati di avifauna e biodiversità provenienti da Stati Uniti, Canada e Nord Europa di ammirare da vicino questo spettacolo naturale.
Oasi WWF di Persano.
Abbiamo dato il via alle attività il 2 settembre con una visita all’Oasi WWF di Persano, situata lungo il fiume Sele nella piana di Battipaglia. Una delle zone umide interne più interessanti della Campania, rappresenta un importante sito per l’avifauna lungo tutto l’arco dell’anno, oltre ad essere nota per essere uno dei territori da cui la Lontra (Lutra lutra) non è mai del tutto scomparsa.
Appena arrivati ai primi capanni di osservazione lungo la riva del fiume, veniamo accolti dalla presenza di numerosi Ardeidi, tra cui Garzette (Egretta garzetta), Aironi cenerini (Ardea cinerea) e un maestoso Airone bianco maggiore (Ardea alba). Sull’acqua, i Tuffetti (Tachybaptus ruficollis) sono impegnati a nutrire i loro piccoli appena nati, mentre diversi esemplari di Martin pescatore (Alcedo atthis) sfrecciano tra i rami.
Martin pescatore.
Lungo il sentiero che costeggia il fiume, veniamo accompagnati dal canto incessante dell‘Usignolo di fiume (Cettia cetti), un Uccello schivo che solitamente si nasconde tra la vegetazione ma che siamo riusciti a vedere brevemente nel sottobosco. Tra le chiome dei salici, si muovono agilmente le Cinciarelle (Cyanistes caeruleus) e un Luì verde (Phylloscopus sibilatrix). A un certo punto, seguendo il volo di una Nitticora (Nycticorax nycticorax), avvistiamo anche una Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) nascosta sulla riva opposta.
La mattinata è proseguita con l’avvistamento di un giovane Airone rosso (Ardea purpurea), aggiungendo un’altra specie interessante alla nostra lista. Abbiamo concluso la giornata osservando due tipici migratori di questo periodo: lo Stiaccino (Saxicola rubetra), un piccolo Passeriforme simile al Saltimpalo, e i Gruccioni (Merops apiaster), il cui canto inconfondibile ha attirato la nostra attenzione, permettendoci di vedere decine di questi coloratissimi Uccelli impegnati nella caccia agli insetti in volo.
Luì verde. Foto di Francesco Simonetta.
I giorni successivi ci siamo focalizzati sull’area della Costiera Amalfitana dove, oltre che a ricercare le specie più iconiche, abbiamo modo di immergerci in uno degli scenari più spettacolari del paese. Il 3 settembre ci siamo concentrati sull’area circostante il Monte Molare. Salendo lungo i ripidi tornanti tipici della regione, avvistiamo diverse specie di Passeriformi nidificanti, tra cui Cardellini (Carduelis carduelis), Verzellini (Serinus serinus) e Pigliamosche (Muscicapa striata). Da un belvedere, veniamo accompagnati dal canto del Rigogolo (Oriolus oriolus) e del Picchio verde (Picus viridis), che però sono rimasti nascosti tra le chiome degli alberi.
Arrivati nella frazione di Moiano, abbiamo imboccato un sentiero che conduce al villaggio di Positano, immerso nella tipica macchia mediterranea. Lungo il percorso, una femmina di Sparviere (Accipiter nisus) ci sorprende sfrecciando davanti a noi, mentre sopra di noi i Corvi imperiali (Corvus corax), abituali abitanti delle pareti rocciose, pattugliano il cielo in cerca di cibo.
Cardellini.
Il 5 settembre abbiamo optato per una passeggiata rilassante a Punta Campanella, l’estremità della Penisola Sorrentina. Anche stavolta riusciamo ad osservare sia specie migratrici che nidificanti, tra cui numerosi Gruccioni. Ma la specie più abbondante è certamente l’Occhiocotto (Curruca melanocephala), un Silvide caratteristico degli ambienti di macchia mediterranea. I maschi si fanno sentire con il loro canto, ma avvistarli si è rivelato un compito arduo. A consolarci c’era la magnifica vista sull’Isola di Capri, che sembra quasi raggiungibile a nuoto.
Mentre siamo intenti a godere del panorama mozzafiato, notiamo un maschio di Falco di palude (Circus aeruginosus) veleggiare verso sud. Questa specie è nota per il suo interessante comportamento migratorio “differenziato”, in cui i maschi iniziano la migrazione a fine estate, mentre femmine e giovani partono più tardi o restano sul territorio per l’inverno.
Con il caldo sempre più intenso, ci fermiamo all’ombra di un Cerro per rinfrescarci con una limonata fatta al momento. È stato proprio durante questa sosta che, finalmente, riusciamo a vedere l’Occhiocotto saltellare tra i rami di un mirto vicino. La giornata si conclude in bellezza con l’avvistamento di altri due rapaci: una Poiana (Buteo buteo) che volteggia pigramente le nostre teste e, poco dopo, un Falco pellegrino (Falco peregrinus) che passa rapido come una freccia, dandoci appena il tempo di impugnare i binocoli per ammirarlo prima che di scomparire dietro il crinale.
Occhiocotto. Foto di Francesco Simonetta.
Arriviamo dunque al 10 settembre, con un tour incentrato sull’area dei Campi Flegrei e del Litorale Domizio. Partiamo da una delle nostre tappe di rito in quest’area: il Lago di Patria. Questo ampio specchio d’acqua costituisce un importante sito di svernamento per diverse specie di Uccelli acquatici e sebbene sia ancora presto per osservare i tipici contingenti svernanti, in pochi minuti abbiamo potuto osservare diversi Svassi maggiori (Podiceps cristatus), Cormorani (Phalacrocorax carbo) e Piro piro piccoli (Actitis hypoleucos).
Proseguiamo verso la foce dei Regi Lagni. Questa rete di canali, costruita ai tempi del vicereame spagnolo per bonificare l’intero agro Casertano, è uno degli hotspot più importanti in Campania per limicoli e altri Uccelli acquatici che, attratti dalla disponibilità di cibo, affollano l’area in numeri inconsueti per la regione. Ci affacciamo prima in un tratto interno del canale, dove decine e decine di Garzette (Egretta garzetta), si nasconde anche un Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus). Questa specie, tipica dell’Africa, sta sempre più velocemente colonizzando l’Europa dopo essere fuggita nel sud della Francia ed oramai è facile vederla nelle risaie e nei pantani anche dell’Italia meridionale.
Garzetta. Foto di Andrea Senese.
Purtroppo ha piovuto da poco e il livello dell’acqua alla foce e troppo alto per permettere ai limicoli più piccoli di trovarvi cibo. Ci spostiamo dunque verso l’interno, in un altro hotspot caratterizzato dalla presenza di diversi specchi d’acqua circondati dalla Salicornia (una tipica pianta degli ambienti salmastri), dove contattiamo diversi limicoli come Pantana (Tringa nebularia), Pettegola (Tringa totanus) e Albastrello (Tringa stagnatilis).
Per concludere la giornata ci dirigiamo all’ultimo dei Laghi Flegrei, nonché l’unico interamente costituito d’acqua dolce: il Lago d’Averno, dove Virgilio posizionò l’ingresso degli inferi, impressionato dal vapore che si alzava dalla superfice dell’acqua. È qui che troviamo diversi Gabbiani corallini (Ichthyaetus melanocephalus). Questa specie, tipica del Mar Mediterraneo, non nidifica qui e la loro presenza segnala il passaggio dall’estate all’autunno: gli uccelli hanno ormai perso il loro piumaggio estivo e si preparano per l’inverno, mentre noi ci godiamo la meraviglia della migrazione autunnale!
Pettegole. Foto di Andrea Senese.
CHECKLIST TOTALE
- Germano reale (Anas platyrhynchos)
- Alzavola (Anas crecca)
- Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
- Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
- Cormorano (Phalacrocorax carbo)
- Nitticora (Nycticorax nycticorax)
- Airone bianco maggiore (Ardea alba)
- Airone cenerino (Ardea cinerea)
- Airone rosso (Ardea purpurea)
- Garzetta (Egretta garzetta)
- Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides)
- Airone guardabuoi (Bubulcus ibis)
- Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus)
- Falco di palude (Circus aeruginosus)
- Poiana (Buteo buteo)
- Sparviere (Accipiter nisus)
- Gheppio (Falco tinnunculus)
- Falco pellegrino (Falco peregrinus)
- Folaga (Fulica atra)
- Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
- Corriere grosso (Charadrius hiaticula)
- Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos)
- Albastrello (Tringa stagnatilis)
- Pantana (Tringa nebularia)
- Pettegola (Tringa totanus)
- Gabbiano mediterraneo (Larus michahellis)
- Gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus)
- Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus)
- Beccapesci (Thalasseus sandvicensis)
- Piccione domestico (Columba livia domestica)
- Colombaccio (Columba palumbus)
- Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
- Picchio verde (Picus viridis)
- Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
- Martin pescatore (Alcedo atthis)
- Gruccione (Merops apiaster)
- Rondine (Hirundo rustica)
- Balestruccio (Delichon urbicum)
- Cappellaccia (Galerida cristata)
- Stiaccino (Saxicola rubetra)
- Beccamoschino (Cisticola juncidis)
- Occhiocotto (Curruca melanocephala)
- Capinera (Sylvia atricapilla)
- Pigliamosche (Muscicapa striata)
- Usignolo di fiume (Cettia cetti)
- Luì verde (Phylloscopus sibilatrix)
- Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
- Cinciallegra (Parus major)
- Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
- Merlo (Turdus merula)
- Corvo imperiale (Corvus corax)
- Cornacchia grigia (Corvus cornix)
- Taccola (Corvus monedula)
- Gazza (Pica pica)
- Ghiandaia (Garrulus glandarius)
- Storno (Sturnus vulgaris)
- Rigogolo (Oriolus oriolus)
- Passera d’Italia (Passer italiae)
- Cardellino (Carduelis carduelis)
- Fringuello (Fringilla coelebs)
- Verzellino (Serinus serinus)