A inizio mese abbiamo avuto il piacere di accompagnare una coppia di fotografi per due giornate di wildlife watching nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, alla ricerca dei grandi Mammiferi che popolano l’Appennino centrale.

Partiamo da Roma alle 05:30, così da attraversare alle prime ore del mattino la zona di Forca d’Acero. Questo suggestivo valico abruzzese ci accoglie con i caldi colori delle chiome arboree che si stagliano dal discontinuo manto nevoso.

Giunti al primo stop iniziamo ad appostarci all’interno di un boschetto misto in cerca dei primi spunti fotografici. Nonostante le numerose tracce – impronte e fatte – che testimoniano un frequente passaggio di Cervi, gli unici animali che riusciamo ad osservare sono piccoli Passeriformi boschivi, tra cui una Passera scopaiola (Prunella modularis). Proseguendo la breve passeggiata rinveniamo una piccola traccia di Lupo, la specie target del nostro breve tour abruzzese!

Passera scopaiola. Foto di Francesco Simonetta.

Dopo poco tempo finalmente avvistiamo il primo Cervo nobile (Cervus elaphus): un bellissimo maschio con un vistoso palco, composto da addirittura 17 punte, che purtroppo scompare nella fitta vegetazione.

Decidiamo dunque di posizionarci in attesa di un eventuale passaggio di altri individui e, poco dopo, si appropinqua una piccola mandria, composta da un maschio adulto, qualche fusone e una decina di femmine. Questa si ferma non molto lontano, concedendoci numerosi scatti.

Cervo nobile. Foto di Francesco Simonetta.

Cervo nobile. Foto di Francesco Simonetta.

Il tempo di un rapido pranzo al sacco e ci dirigiamo nei pressi di una vallata, dove è ancora presente un po’ di neve ghiacciata. Ci posizioniamo con la speranza di beccare qualche animale da poter fotografare.

Mentre alcuni Cervi percorrono in lontananza il lato opposto della valle, dalla vegetazione dopo circa mezzora spunta una Volpe (Vulpes vulpes) che con fare guardingo ispeziona una zona coperta da fango.

Non sappiamo quanto l’individuo possa essere abituato alla presenza umana ma noi, come sempre, evitiamo qualsiasi comportamento che possa indurre un avvicinamento dell’animale. Tale pratica, purtroppo diffusa non solo tra inconsapevoli turisti ma anche tra alcuni fotografi naturalisti, risulta estremamente dannosa per la fauna selvatica.

Alcuni animali, infatti, ormai hanno individuato nell’uomo una fonte sicura di cibo, non solo a causa della presenza di scarti alimentari o rifiuti nei pressi dei centri abitati, ma anche in seguito a chi, convinto di compiere un gesto buono o peggio ancora con lo scopo di pubblicare scatti ravvicinati “acchiappalike”, avvicina Volpi e altri animali con alimenti di vario tipo.

Volpe. Foto di Francesco Simonetta.

Oltre alla possibilità di stravolgere la dieta degli animali e modificare il loro ruolo ecologico, si possono provocare patologie negli animali che consumano cibo processato e prodotto per il consumo umano e, ancora, si rischia di abituare sempre di più alla nostra presenza i selvatici, abolendo la barriera tra uomo e selvatico e incrementando episodi di roadkilling o aggressione su esseri umani e animali domestici.

Si specifica infatti che gli scatti qui riportati sono stati effettuati a circa dieci metri di distanza con l’ausilio di ottiche professionali e che, quindi, non ci si è avvicinati in alcun modo all’esemplare.

È ormai crepuscolo e concludiamo la giornata con un ultimo appostamento. In lontananza, sentiamo rimbombare dai boschi il verso di un Orso bruno marsicano. Seppur non riusciamo ad avvistare nulla, l’emozione è fortissima.

Cincia mora. Foto di Francesco Simonetta.

Armati di binocoli, cannocchiale, teleobiettivi e buona speranza, il giorno seguente ci appostiamo all’alba in un altro sito. Lungo il breve percorso che ci porterà al punto di osservazione, increduli, riusciamo ad avvistare un magnifico esemplare di Lupo appenninico (Canis lupus italicus)!

L’individuo è piuttosto lontano e la luce non ancora ideale, ma riusciamo ugualmente in qualche scatto documentativo, godendo ad ogni modo appieno dell’osservazione grazie ai nostri binocoli.

Lupo appenninico. Foto di Francesco Simonetta.

Già soddisfatti dell’incontro, ci posizioniamo per qualche ora nascosti tra alcuni arbusti. Qui fotografiamo un’altra Volpe intenta a passeggiare su una radura innevata: la luce tenue contribuisce a rendere lo scenario ancor più invernale.

Volpe. Foto di Francesco Simonetta.

Proseguendo l’esplorazione rinveniamo numerosi segni di presenza di Cinghiale e un’ampia pista di Lupo lasciata nel fango assieme a due fatte. Concludiamo gli ultimi minuti del tour nei pressi di una pinetina dove l’Abruzzo ci saluta con l’ultima osservazione memorabile: un piccolo flock di Crocieri (Loxia curvirostra) si lascia ammirare in tutto lo splendore del loro piumaggio e del loro caratteristico becco!

Crociere. Foto di Francesco Simonetta.

Crociere. Foto di Francesco Simonetta.

Termina così la nostra avventura sulle tracce dei grandi Mammiferi, come sempre ci è difficile tornare in città dopo aver trascorso due giornate immersi tra boschi e montagne!

Cervo nobile. Foto di Francesco Simonetta.

CHECKLIST

MAMMIFERI:

  1. Cervo nobile (Cervus elaphus)
  2. Cinghiale (Sus scrofa)
  3. Volpe rossa (Vulpes vulpes)
  4. Lupo appenninico (Canis lupus italicus)

UCCELLI:

  1. Germano reale (Anas platyrhynchos)
  2. Poiana (Buteo buteo)
  3. Gheppio (Falco tinnunculus)
  4. Piccione domestico (Columba livia domestica)
  5. Colombaccio (Columba palumbus)
  6. Tortora dal collare(Streptopelia decaocto)
  7. Allocco (Strix aluco)
  8. Ballerina bianca (Motacilla alba)
  9. Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
  10. Passera scopaiola (Prunella modularis)
  11. Pettirosso (Erithacus rubecula)
  12. Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
  13. Merlo (Turdus merula)
  14. Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
  15. Cinciallegra (Parus major)
  16. Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
  17. Cincia mora (Periparus ater)
  18. Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
  19. Picchio muratore (Sitta europaea)
  20. Rampichino comune (Certhia brachydactyla)
  21. Gazza (Pica pica)
  22. Ghiandaia (Garrulus glandarius)
  23. Taccola (Corvus monedula)
  24. Cornacchia grigia (Corvus cornix)
  25. Storno (Sturnus vulgaris)
  26. Passera d’Italia (Passer italiae)
  27. Fringuello (Fringilla coelebs)
  28. Cardellino (Carduelis carduelis)
  29. Verdone (Chloris chloris)
  30. Crociere (Loxia curvirostra)
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