Verso la seconda metà di settembre abbiamo avuto il piacere di accompagnare due appassionati provenienti dagli Stati Uniti per un tour giornaliero di birdwatching con partenza da Roma.

Col fine di far osservare qualche nuova specie ai nostri ospiti d’oltreoceano (cosa non del tutto scontata in quanto con regolarità trascorrono le loro vacanze in Olanda), decidiamo di organizzare un itinerario tra diversi ambienti e luoghi d’interesse presenti nel Lazio.

Come prima tappa del tour scegliamo il “Centro Habitat Mediterraneo” della LIPU, situato a sud della foce del Tevere, così da poter sfruttare le prime ore di luce all’interno dei meravigliosi capanni qui presenti, ottimi sia per gli avvistamenti che per la fotografia naturalistica.

Così come riscontrato il precedente mese in un’altra escursione di birdwatching, anche questa volta gli stagni costieri brulicano letteralmente di vita!

Sono infatti decine e decine i limicoli che perlustrano le rive fangose in cerca di cibo, mentre nelle zone di acqua più alta Ardeidi e Cormorani sono impegnati in una frenetica pesca, spostandosi da un punto all’altro a seconda degli spostamenti dei pesci. Tra questi, alcuni rumorosi Aironi bianchi maggiori (Ardea alba) sfoggiano il loro candido piumaggio.

Airone bianco maggiore.

Sui margini più lontani scorgiamo Corrieri grossi (Charadrius hiaticula), Gambecchi (Calidris minuta), Piovanelli tridattili (Calidris alba) e Piro piro piccoli (Actitis hypoleucos); vicinissimi, invece, Totani mori (Tringa erythropus) e Pantane (Tringa nebularia) si lasciano fotografare indisturbati.

Livello e quantità di acqua non è ancora ottimale per le diverse specie di Anatidi che a partire dai mesi autunnali iniziano qui a riunirsi e, quindi, in questa prima tappa osserviamo solo Germani reali (Anas platyrhynchos) e tante Alzavole (Anas crecca).

Totano moro.

Prima di spostarci nell’altro capanno, un gruppo di Gabbiani comuni richiama la nostra attenzione. Tra questi, grazie al suo becco più massiccio, zampe rosse e assenza di macchia auricolare definita e di nero sulle primarie, riconosciamo un Gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus).

Gabbiano corallino e Gabbiani comuni.

Dal secondo punto ammiriamo almeno tre Martin pescatori (Alcedo atthis) che, come piccole frecce azzurre, attraversano più volte il nostro campo visivo. Appena sotto il capanno, riusciamo a fotografare alcuni Cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus), sia adulti che giovani, probabilmente nati proprio all’interno del CHM!

Cavaliere d'Italia.

Nel corso della mattinata si registra anche un discreto numero di Passeriformi: tra i cespugli tipici della macchia mediterranea e le tamerici che costeggiano gli stagni contattiamo, infatti, sia sedentari, come Beccamoschino (Cisticola juncidis) e Usignolo di fiume (Cettia cetti), che migratori, come Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus) e Cutrettola (Motacilla flava).

Entriamo così nel terzo capanno che, nonostante lo scarso livello d’acqua presente e le condizioni di luce non del tutto ottimali, ci regala un confidentissimo Martin pescatore nel pieno della sua battuta di pesca mattutina.

Martin pescatore.

La prima parte del tour si conclude al Centro Visite, dove ci attende Alessandro per una breve introduzione alle azioni di tutela portate avanti dalla LIPU e al contesto storico e naturalistico del CHM: da luogo estremamente degradato ad hotspot per l’avifauna e la biodiversità!

Garzetta e Pantana.

Garzetta.

Ci spostiamo dunque nei pressi di Anguillara Sabazia, con il duplice scopo di trascorrere un’oretta di relax sulle sponde del Lago di Bracciano e, ovviamente, di aggiungere alla nostra checklist alcune specie legate all’ambiente lacustre.

Dopo una pausa pranzo rigenerante, a base di salumi e formaggi locali, costeggiamo la parte orientale del bacino vulcanico. Nonostante un numero di specie di Uccelli acquatici non entusiasmante, questo ci appare piuttosto affollato: decine di Svassi maggiori (Podiceps cristatus) e centinaia tra Folaghe (Fulica atra) e Moriglioni (Aythya ferina) si riuniscono tra le calme acque lacustri.

Decidiamo di dirigerci ancora più a nord, per una rapida esplorazione della Valle del Mignone, all’interno della storica regione della Tuscia. Lungo la strada, tra le tantissime testimonianze degli antichi insediamenti etruschi, avvistiamo diverse specie tipiche degli ambienti rurali e un Falco di palude (Circus aeruginosus) in migrazione.

Attraversando seminativi e campi di girasole ormai spogli, tra Gheppi (Falco tinnunculus) in spirito santo e Poiane (Buteo buteo) in termica, si distingue un Nibbio reale (Milvus milvus).

Osservando il suo volo elegante non ci stupisce sapere il perché Leonardo Da Vinci decise di ispirarsi proprio a questi Uccelli per gli studi sul volo!

Gheppio.

Prima di rientrare a Roma, ci godiamo i calanchi, prodotti dall’erosione del terreno argilloso per l’effetto di dilavamento delle acque, che maestosi dominano il paesaggio circostante.

Con una cinquantina di specie, stanchi ma soddisfatti, terminiamo così una giornata all’insegna del birdwatching e delle bellezze paesaggistiche del Lazio.

CHECKLIST

  1. Cigno reale (Cygnus olor)
  2. Germano reale (Anas platyrhynchos)
  3. Alzavola (Anas crecca)
  4. Moriglione (Aythya ferina)
  5. Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
  6. Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
  7. Cormorano (Phalacrocorax carbo)
  8. Airone guardabuoi (Bubulcus ibis)
  9. Garzetta (Egretta garzetta)
  10. Airone bianco maggiore (Ardea alba)
  11. Airone cenerino (Ardea cinerea)
  12. Nibbio reale (Milvus milvus)
  13. Falco di palude (Circus aeruginosus)
  14. Poiana (Buteo buteo)
  15. Gheppio (Falco tinnunculus)
  16. Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
  17. Folaga (Fulica atra)
  18. Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus)
  19. Corriere grosso (Charadrius hiaticula)
  20. Piovanello tridattilo (Calidris alba)
  21. Gambecchio (Calidris minuta)
  22. Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos)
  23. Totano moro (Tringa erythropus)
  24. Pantana (Tringa nebularia)
  25. Beccaccino (Gallinago gallinago)
  26. Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus)
  27. Gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus)
  28. Gabbiano reale (Larus michahellis)
  29. Piccione domestico (Columba livia var. domestica)
  30. Colombaccio (Columba palumbus)
  31. Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
  32. Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri)
  33. Martin pescatore (Alcedo atthis)
  34. Allodola (Alauda arvensis)
  35. Rondine (Hirundo rustica)
  36. Ballerina bianca (Motacilla alba)
  37. Cutrettola (Motacilla flava)
  38. Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus)
  39. Merlo (Turdus merula)
  40. Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
  41. Beccamoschino (Cisticola juncidis)
  42. Usignolo di fiume (Cettia cetti)
  43. Cinciallegra (Parus major)
  44. Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
  45. Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
  46. Gazza (Pica pica)
  47. Ghiandaia (Garrulus glandarius)
  48. Taccola (Corvus monedula)
  49. Cornacchia grigia (Corvus cornix)
  50. Storno (Sturnus vulgaris)
  51. Passera d’Italia (Passer italiae)
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