Un weekend di birdwatching nella perla delle Isole Pontine, in compagnia dell’ornitologo Andrea Senese, grande conoscitore del luogo.

Oltre all’osservazione dell’avifauna, abbiamo avuto l’occasione di conoscere Ventotene in tutto il suo splendore, in un periodo al di fuori del sovraffollamento estivo, alla scoperta della geologia, della vegetazione e della storia dell’isola. Il tour è stato inoltre arricchito da degustazioni di prodotti a km zero che l’isola con i suoi campi e il suo mare offre!

GIORNO 1

Accolti da condizioni meteo ottimali, ci dirigiamo verso la struttura che ci ospiterà per due notti: un delizioso b&b affacciato sul cristallino mare di Cala Nave, la spiaggia principale di Ventotene.

Appena completato il check-in, decidiamo di ispezionare i dintorni della struttura per effettuare le prime osservazioni. Il curatissimo giardino, per fortuna, brulica di vita. Oltre alle specie stanziali, tra cespugli e piante ornamentali sono tanti i Pettirossi (Erithacus rubecula) – Passeriforme presente in grandi numeri durante il nostro soggiorno sull’isola.

Appena fuori le camere, un cespuglio di Euforbia arborea (Euphorbia dendroides) attira la nostra attenzione: la pianta ospita circa una decina di bruchi di Sfinge dell’euforbia (Hyles euphorbiae). Questo Lepidottero è particolarmente legato, nella sua variopinta fase larvale, alle piante del genere Euphorbia, delle quali si nutre di foglie e brattee.

Sono le 13:00 e la fame inizia a farsi sentire. Ci dirigiamo dunque verso il ristorante, dove, grazie alla sua vista panoramica sul mare, riusciamo ad avvistare, assieme ai tanti Gabbiani reali, due individui di Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), che riposano sugli scogli antistanti la spiaggia.

Dopo un ottimo pranzo a base di pescato del giorno, con gustose alternative vegetariane e vegane, ci aspetta un pomeriggio di birdwatching tra campi e macchia mediterranea. Prima di apprestarci all’esplorazione dell’isola, complice le alte temperature, ci concediamo un’oretta di relax in spiaggia (con annesso bagno!).

Iniziando a percorrere le vie che costeggiano villette e campi isolani, costatiamo la presenza sia di migratori a corto raggio che a lungo raggio, tra cui Pettirossi, Codirossi spazzacamino (Phoenicurus ochruros), Capinere (Sylvia atricapilla), Rondini (Hirundo rustica) e un Luì grosso (Phylloscopus trochilus).

Durante il pomeriggio, abbiamo inoltre l’opportunità di conoscere alcune realtà contadine locali, visitando i famosi campi di Lenticchia di Ventotene. Qui Daniele, giovane isolano dedito a portare avanti la tradizione di famiglia, ci illustra le diverse e meticolose fasi di coltivazione e raccolta di questo straordinaria cultivar. Terminiamo il nostro giro con il suggestivo tramonto su Parata Grande.

La prima giornata si conclude con una degustazione di prodotti a km zero: ortaggi e legumi provenienti dagli orti isolani visitati nel pomeriggio, abbinati sapientemente a molluschi e ottimo vino.

GIORNO 2

Il mattino seguente ci svegliamo di buona lena per ispezionare il campo sportivo, uno dei luoghi maggiormente idonei per osservare specie legate ad ambienti aperti di passo sull’isola. Qui contattiamo un gran numero di Allodole (Alauda arvensis) e di Tordi bottacci (Turdus philomelos) in migrazione, oltre ad un Calandro (Anthus campestris) che pascola sull’ex campo da calcio.

Dopo aver fatto colazione, ci dirigiamo al Porto Romano, dove ci attende una piccola imbarcazione per il giro dell’isola. Lungo il percorso riusciamo a fotografare uno dei tanti Passeri solitari (Monticola solitaria) presenti tra abitazioni e affioramenti rocciosi.

Iniziamo così la circumnavigazione di Ventotene: costeggiando l’isola abbiamo l’opportunità di godere degli straordinari colori del mare e delle magnifiche stratigrafie ammirabili lungo le falesie, a testimonianza delle differenti fasi vulcaniche, avute luogo tra 1 milione e 300.000 anni fa.

Durante il giro, osserviamo 3 individui di Falco pellegrino (Falco peregrinus), 5 Cormorani (Phalacrocorax carbo) e un giovane di Marangone dal ciuffo. Scorgiamo inoltre alcuni probabili siti di nidificazione di Berta maggiore e minore, uccelli pelagici strettamente legati alle fasi lunari, che riescono a riprodursi solo in isole caratterizzata da uno scarso inquinamento luminoso, come Ventotene.

Ritornati al porto, ci muniamo di pizza al taglio per spostarci in spiaggia, dove consumeremo il nostro pranzo al sacco. Dopo un breve break al sole, in compagnia di un giovane di Gabbiano reale un po’ troppo confidente, saliamo in Piazza Castello per iniziare la passeggiata naturalistica. Abbiamo infatti qui appuntamento con Annarita, biologa e guida locale che ci condurrà in un percorso dedicato alla scoperta della storia, della geologia e della vegetazione di Ventotene, tra piante officinali e specie tipiche della flora mediterranea.

Lungo il percorso aggiungiamo alla checklist Storno (Sturnus vulgaris), Beccafico (Sylvia borin) e decine e decine di Balestrucci (Delichon urbicum), che sorvolano le nostre teste assieme a centinaia di Rondini.

La passeggiata prosegue con la visita del Museo della Migrazione, il primo nel suo genere in Italia e uno dei pochi esistenti in Europa. Qui, tra diorami e pannelli interattivi, la guida ci illustra i segreti del popolo migratore e l’importanza dell’isola per l’ecologia di quest’ultimo.

Terminata la visita, ci dirigiamo alla Stazione di Inanellamento a scopo scientifico ISPRA, per una dimostrazione dal vivo di questa pratica di ricerca che da più di 30 anni interessa Ventotene. Qui Sara, ornitologa ed inanellatrice ISPRA, mostra ai partecipanti le delicate fasi di misurazione biometrica ed applicazione dell’anello sui Passeriformi catturati nelle mistnets (reti nebbia): si tratta di alcuni individui di Pettirosso, una delle specie più inanellate in quei giorni sull’isola.

Sulla via del ritorno verso il centro abitato, lungo i campi osserviamo uno Sparviere (Accipiter nisus) e un Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus).

Giunti in paese, l’ennesima sorpresa si presenta al gruppo: il lancio di uno dei famosi palloni aerostatici in occasione di una manifestazione in piazza. Questa tradizionale usanza, a Ventotene vede la sua massima espressione a settembre, durante i giorni dedicati ai festeggiamenti di Santa Candida.

Uno straordinario tramonto sul mare conclude un’altra intensa giornata isolana, seguito da una cena al Porto Romano con piatti tradizionali, tra cui la famigerata zuppa di Lenticchie di Ventotene.

GIORNO 3

Il terzo giorno si presenta piuttosto nuvoloso e ventilato, decidiamo comunque di sfruttare le prime ore di luce per fare birdwatching tra centro abitato e scogli. Oltre ai molteplici Passeriformi, avvistiamo due Aironi guardabuoi (Bubulcus ibis) che cercano riparo sulle formazioni tufacee.

Dopo esserci rifocillati al bar, visitiamo la Villa Imperiale di Giulia. Grazie ad Elena, la guida archeologica, facciamo un vero e proprio tuffo nel passato. Situata su Punta Eolo, la villa offre buone chanches per l’osservazione di uccelli acquatici e di ambienti aperti. Tra gli scavi, infatti, contattiamo un Saltimpalo (Saxicola torquatus) e un Culbianco (Oenanthe oenanthe). Grazie alla vista sul mare aperto, riusciamo ad avvistare un adulto di Sula (Morus bassanus) intento a pescare a pochi metri dalla costa, mentre sugli scogli sostano un Airone guardabuoi ed un Marangone dal ciuffo.

Oltre alle bellezze archeologiche e ornitologiche, il sito riesce ad interessare anche gli amanti di botanica. Qui, infatti, è presente un’importante stazione di Limonium p. pandatariae, pianta alofita endemica delle isole di Ventotene e Santo Stefano.

Tornando verso il b&b, rifacciamo una breve visita al Campo Sportivo, dove aggiungiamo Ballerina gialla (Motacilla cinerea) e Pigliamosche (Muscicapa striata) alla lista di specie osservate.

Volge ormai al termine il nostro soggiorno sull’isola e ci apprestiamo ad imbarcarci sul traghetto che ci riporterà sulla terraferma. Ma il tour non termina affatto!

Il tratto di mare tra Ventotene e Formia, infatti, offre ottime opportunità per il seawatching: ci posizioniamo dunque sul pontile esterno, armati di binocoli e macchine fotografiche, con la speranza di fare qualche interessante incontro.

Passano pochi minuti dopo essere usciti dal porto di Ventotene e già iniziamo ad osservare le prime Berte maggiori (Calonectris diomedea) in volo radente all’acqua. Il morale è già alto, ancor prima di avvistare la vera star della giornata: tra le onde, dopo circa mezzora di navigazione, abbiamo la fortuna di incontrare ben 3 Stenelle striate (Stenella coeruleoalba)! Si tratta di due individui adulti con un giovane al loro seguito… attimi fantastici!

Durante il viaggio di ritorno contattiamo circa 40 Berte maggiori e 8 Berte minori (Puffinus yelkouan). Giunti nei pressi di Gaeta, uno dei punti migliori per l’osservazione dei Laridi, tra i tanti Gabbiani reali scorgiamo alcuni Gabbiani comuni (Chroicocephalus ridibundus) e un Gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus).

Si conclude così un altro weekend naturalistico a Ventotene e anche stavolta l’isola è riuscita a regalarci ricordi indimenticabili. Speriamo vivamente di poter riproporre il tour quanto prima, non appena la situazione sanitaria consentirà nuovamente la ripresa delle nostre attività ecoturistiche.

CHECKLIST

UCCELLI:

  1. Berta maggiore (Calonectris diomedea)
  2. Berta minore (Puffinus yelkouan)
  3. Sula (Morus bassanus)
  4. Cormorano (Phalacrocorax carbo)
  5. Marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis)
  6. Airone guardabuoi (Bubulcus ibis)
  7. Sparviere (Accipiter nisus)
  8. Gheppio (Falco tinnunculus)
  9. Falco pellegrino (Falco peregrinus)
  10. Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus)
  11. Gabbiano corallino (Ichthyaetus melanocephalus)
  12. Gabbiano reale (Larus michahellis)
  13. Piccione domestico (Columba livia var. domestica)
  14. Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
  15. Allodola (Alauda arvensis)
  16. Rondine (Hirundo rustica)
  17. Balestruccio (Delichon urbicum)
  18. Calandro (Anthus campestris)
  19. Ballerina bianca (Motacilla alba)
  20. Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
  21. Pettirosso (Erithacus rubecula)
  22. Codirosso comune (Phoenicurus phoenicurus)
  23. Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
  24. Culbianco (Oenanthe oenanthe)
  25. Saltimpalo (Saxicola torquatus)
  26. Tordo bottaccio (Turdus philomelos)
  27. Merlo (Turdus merula)
  28. Passero solitario (Monticola solitarius)
  29. Beccafico (Sylvia borin)
  30. Capinera (Sylvia atricapilla)
  31. Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
  32. Luì grosso (Phylloscopus trochilus)
  33. Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
  34. Pigliamosche (Muscicapa striata)
  35. Storno (Sturnus vulgaris)
  36. Passera d’Italia (Passer italiae)
  37. Cardellino (Carduelis carduelis)
  38. Verzellino (Serinus serinus)

MAMMIFERI:

  1. Stenella striata (Stenella coeruleoalba)

RETTILI:

  1. Geco comune (Tarentola mauritanica)
  2. Lucertola campestre (Podarcis siculus)
  3. Biacco (Hierophis viridiflavus)

 

Condividi: