Non tutti sanno che in Grecia nordorientale, al confine con la Bulgaria, c’è un invaso di origine artificiale che rappresenta un vero e proprio paradiso per il birdwatching e la fotografia naturalistica, il Lago di Kerkini. Risultato dello sbarramento del Fiume Struma, avvenuto nel 1932, questo lago è negli anni diventato uno dei siti di svernamento più importanti per l’avifauna dell’Europa orientale, oltre ad ospitare durante tutto l’arco dell’anno un importante numero di Pellicani ricci, star indiscusse per chiunque visiti Kerkini.
Lo scorso febbraio abbiamo riproposto il nostro tour invernale incentrato su quest’area ricchissima in quanto a biodiversità (di cui andiamo matti anche in primavera, tra Uccelli migratori e nidificanti ed erpetofauna) e le emozioni non sono affatto mancate!
GIORNO 1
Atterrati a Salonicco nel primo pomeriggio, ci prepariamo a dirigerci a nord. Il tempo di ritirare il fuoristrada a noleggio, acquistare qualche provvista da poter sgranocchiare on the road e si parte: direzione Parco Nazionale Lago di Kerkini!
Dopo circa 1 ora e mezzo di tragitto raggiungiamo la sponda meridionale dell’invaso, dove ci accolgono una ventina di Pellicani ricci (Pelecanus crispus), 2 Marangoni minori (Phalacrocorax pygmeus), decine di Cormorani e Gabbiani tra reali e comuni e alcuni dei tantissimi Aironi bianchi maggiori (Ardea alba) che osserveremo in questi giorni.
Coscienti di avere molto da vedere, non ci dilunghiamo troppo, dirigendoci alla struttura che ci ospiterà per le prossime tre notti, un delizioso cottage situato tra il lago e le colline circostanti, dove aggiungiamo alla lista Sparviere (Accipiter nisus) e Zigolo nero (Emberiza cirlus). Dopo un veloce cambio di abiti e attrezzatura siamo pronti per esplorare la sponda orientale del lago e sfruttare al meglio le ore di luce rimaste.
Lungo la strada ci fermiamo ai margini di un’insenatura dove un gruppo di circa 30 Fenicotteri (Phoenicopterus roseus), accompagnato da una sessantina di Codoni (Anas penelope), attira la nostra attenzione. Mentre sulla riva si alimentano Cavalieri d’Italia (Himantopus himantopus) e Spioncelli (Anthus spinoletta), molteplici specie si concentrano a pochi metri da essa, tra cui Volpoca (Tadorna tadorna), Avocetta (Recurvirostra avosetta) e Pantana (Tringa nebularia).
Proseguendo, diversi flock misti di Fringillidi, tra cui spiccano Lucherini (Carduelis spinus) e Frosoni (Coccothraustes coccothraustes), animano i cespugli a bordo strada. Giunti sull’argine nordorientale del lago, osserviamo decine e decine di Cigni minori (Cygnus bewickii) pascolare sulla sponda opposta e tantissime anatre assembrate nel mezzo del lago: più di 1500 individui di Moriglione (Aythya ferina), specie che ogni anno qui sverna in grandi numeri.
Cercando in acqua ulteriori specie con il cannocchiale, l’ultima chicca del giorno non tarda ad arrivare e, assieme a Svassi piccoli e maggiori, riusciamo ad osservare, seppur per pochi istanti, una femmina di Pesciaiola (Mergellus albellus). Incantati dai colori pastello del tramonto che tingono le acque del Lago e delle vicine montagne innevate, terminiamo la prima mezza giornata di tour con 51 specie!
GIORNO 2
Ci svegliamo di buona lena per fare il primo boat tour fotografico in compagnia di Niko e approfittare delle prime luci del mattino per ritrarre al meglio i soggetti target: i pellicani. Durante le nostre spedizioni, per una questione etica ma soprattutto scientifica, per non contribuire ad alterare l’etologia degli stessi, non utilizziamo esche per avvicinare gli animali. In inverno questi risultano ad ogni modo estremamente confidenti ed è pressoché assicurata la possibilità di effettuare scatti mozzafiato.
Durante il giro, decine di Pellicani ricci in abito riproduttivo si confermano i protagonisti del tour, mostrandoci i loro caratteristici becchi colorati e la gigantesca apertura alare. Anche 3 Pellicani bianchi (Pelecanus onocrotalus) si uniscono ai loro cugini, facendosi fotografare a distanza ravvicinata. Veramente un gran bel modo di iniziare la giornata!
È ormai ora di una meritata colazione e durante il tragitto di ritorno al cottage osserviamo una Cincia dalmatina (Poecile lugubris), una delle tante specie target della spedizione. Una volta fatto il carico di energia con le leccornie dolci e salate di Dimitra, ci apprestiamo a visitare l’area a nord-est dell’invaso.
Il primo stop a nord del lago, un punto d’osservazione sulla sconfinata piana in secca utilizzata dagli allevatori locali per far pascolare i bufali, ci regala un flock di Pavoncelle (Vanellus vanellus), circa 80 Cigni minori e nulla più. Decidiamo allora di allontanarci dal lago per indagare ulteriori ambienti ad est, così da poter osservare un maggior numero di specie.
Lungo la strada, purtroppo, ci imbattiamo in una femmina di Sciacallo dorato (Canis aureus) da poco investita. Dopo alcune peripezie, riusciamo a far prelevare l’animale dall’Ente Parco e, oggi, possiamo dire di aver salvato la vita a quella che abbiamo battezzato Goldie (Leggi la storia completa qui).
Finalmente arriviamo ad un bosco ripariale alla ricerca di Piciformi. Dopo pochi minuti, oltre a Picchio verde (Picus viridis) e Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), riusciamo a contattare un Picchio rosso di Siria (Dendrocopos syriacus) e una coppia di Picchio cenerino (Picus canus). Dopo esserci diretti verso una zona di prati allagati a nord dello Struma, dove osserviamo una femmina di Albanella reale (Cyrcus cyaneus) e molteplici Aironi bianchi maggiori, torniamo verso Kerkini, costeggiando il corso fluviale tra mucche e cavalli allo stato brado.
Arrivati al punto di incontro tra fiume e piana lacustre, avvistiamo molteplici specie, tra cui un discreto numero di Fenicotteri, Mestoloni (Anas querquedula) e Canapiglie (Anas strepera). Esploriamo così le sponde orientali dell’invaso, dove su un isolotto sabbioso riposa un gruppo di 10 Cigni selvatici (Cygnus cygnus), in compagnia di Volpoche, Fenicotteri, Aironi e 4 Spatole (Platalea leucorodia). Concludiamo l’intensa giornata con 3 Cigni reali (Cygnus olor) e una quarantina di Fischioni (Anas penelope) intento a pascolare sulla riva. Concludiamo l’intensa giornata con una cena da Lefteris, a base di carne di bufalo, kreatopita (torta rustica di carne) ed altre specialità tipiche.
GIORNO 3
Il sole deve ancora sorgere su Kerkini e, accompagnati dal canto di una Civetta (Athene noctua), ci dirigiamo sulle sponde del lago per una sessione di fotografia paesaggistica. Nonostante il freddo pungente, restiamo estasiati da colori e riflessi creati tra alcune imbarcazioni spiaggiate e la riva dell’invaso, gremita da un flock di circa 30 Spioncelli, Ballerine bianche e Piro piro piccoli. Dopo circa un’oretta, quando le temperature si sono leggermente alzate, un individuo di Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga) si invola sopra le nostre teste.
Dopo aver fatto colazione, ci spostiamo nei pressi di Sidirokastro, meta turistica famosa localmente per le mura bizantine e le vicine sorgenti termali. Parcheggiamo l’autovettura alle pendici del massiccio montuoso di Serres, per esplorare un bosco di latifoglie misto a conifere. Il breve trekking ci consente di aggiungere qualche specie forestale ancora assente in checklist e una coppia di Corvo imperiale (Corvus corax). Sulla strada di ritorno, ispezioniamo un piccolo torrente d’acqua termale che, grazie alle alte temperature presenti e alla rigogliosa vegetazione, rappresenta una nursery ideale per centinaia di girini di Rospo (Bufo sp.).
Giunti nuovamente a Kerkini, dopo aver fatto una rapida visita al numeroso gruppo di Cigni minori ancora presente sulle rive del lago, ci dirigiamo a sud per la seconda escursione fotografica in barca del tour. Ad accompagnarci stavolta ci sono Miro e Dimitri, con i quali ci avviciniamo ad un isolotto utilizzato come roost da una 50ina di Pellicani ricci e 7 Pellicani bianchi.
Tra gli uccelli posati, sono presenti alcuni individui con anello giallo, marcati nell’ambito del progetto di conservazione sulla popolazione nidificante locale. Scrutando con attenzione il gruppo di pellicani, notiamo un Pellicano bianco con anello blu, proveniente da un’altra colonia riproduttiva in territorio greco o rumeno. Terminato il giro fotografico in barca, ci intratteniamo ad osservare i pellicani a caccia degli ultimi pesci, ipnotizzati dalla luna piena riflessa sulle acque e dagli ululati degli Sciacalli sulle sponde opposte del lago.
GIORNO 4
Un flock di circa 50 Frosoni posato sugli alberi antistanti il cottage ci dà il buongiorno. Dopo aver salutato il Lago di Kerkini e le star del viaggio, i Pellicani ricci e bianchi, ci dirigiamo a sud, verso il Parco Nazionale Delta dell’Axios. Questo amplio complesso deltizio, sviluppato sul Golfo Termaico, rappresenta una delle zone umide più interessanti del paese. A pochi chilometri da Salonicco, grazie alla sua posizione strategica è tappa fissa nostri tour per poter rimpinguare la checklist con specie legate ad ambienti costieri.
Il primo stop previsto interessa il lato orientale della foce fluviale, dove, tra le tante specie di uccelli acquatici, osserviamo un Chiurlo maggiore (Numenius arquata), due Pettegole (Tringa totanus) e almeno 30 Marangoni minori. Sulla strada per il secondo punto d’osservazione, alcuni stagni costieri, avvistiamo due Strolaghe mezzane (Gavia arctica) sottocosta.
Gli specchi d’acqua, situati al confine tra delta e periferia di Salonicco, si presentano a noi gremiti di vita: centinaia di Gabbiani comuni, decine di Volpoche, più di 150 Avocette e almeno 80 Fenicotteri. A malincuore dobbiamo posare in borsa l’attrezzatura e tornare in aeroporto, ma ecco che arriva l’ultima sorpresa: 2 coppie di Smerghi minori (Mergus serrator) a pochi metri!
Giunge al termine un altro tour ricco di ricordi ed emozioni in Grecia nordorientale, una regione rimasta al di fuori dai circuiti turistici convenzionali, che si conferma ancora una volta un “must see” per tutti gli appassionati di natura. Non vediamo di tornarci il prossimo inverno!
CHECKLIST:
UCCELLI:
1. Cigno reale (Cygnus olor)
2. Cigno selvatico (Cygnus cygnus)
3. Cigno minore della tundra (Cygnus bewickii)
4. Volpoca (Tadorna tadorna)
5. Fischione (Anas penelope)
6. Canapiglia (Anas strepera)
7. Germano reale (Anas plathyrhynchos)
8. Mestolone (Anas clypeata)
9. Codone (Anas acuta)
10. Alzavola (Anas crecca)
11. Moriglione (Aythya ferina)
12. Smergo minore (Mergus serrator)
13. Pesciaiola (Mergellus albellus)
14. Strolaga mezzana (Gavia arctica)
15. Tuffetto (Tachybaptus ruficollis)
16. Svasso maggiore (Podiceps cristatus)
17. Svasso piccolo (Podiceps nigricollis)
18. Cormorano (Phalacrocorax carbo)
19. Marangone minore (Phalacrocorax pygmaeus)
20. Pellicano bianco (Pelecanus onocrotalus)
21. Pellicano riccio (Pelecanus crispus)
22. Airone cenerino (Ardea cinerea)
23. Airone bianco maggiore (Ardea alba)
24. Garzetta (Egretta garzetta)
25. Spatola (Platalea leucorodia)
26. Fenicottero (Phoenicopterus roseus)
27. Aquila anatraia maggiore (Aquila clanga)
28. Falco di palude (Circus aeruginosus)
29. Albanella reale (Circus cyaneus)
30. Poiana (Buteo buteo)
31. Sparviere (Accipiter nisus)
32. Gheppio (Falco tinnunculus)
33. Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus)
34. Folaga (Fulica atra)
35. Cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus)
36. Avocetta (Recurvirostra avosetta)
37. Pavoncella (Vanellus vanellus)
38. Pettegola (Tringa totanus)
39. Pantana (Tringa nebularia)
40. Piro piro piccolo (Actitis hypoleucos)
41. Chiurlo maggiore (Numenius arquata)
42. Gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus)
43. Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)
44. Piccione domestico (Columba livia var. domestica)
45. Tortora dal collare (Streptopelia decaocto)
46. Civetta (Athene noctua)
47. Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)
48. Picchio rosso di Siria (Dendrocopos syriacus)
49. Picchio verde (Picus viridis)
50. Picchio cenerino (Picus canus)
51. Cappellaccia (Galerida cristata)
52. Ballerina gialla (Motacilla cinerea)
53. Ballerina bianca (Motacilla alba)
54. Pispola (Anthus pratensis)
55. Spioncello (Anthus spinoletta)
56. Pettirosso (Erithacus rubecula)
57. Codirosso spazzacamino (Phoenicurus ochruros)
58. Merlo (Turdus merula)
59. Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
60. Usignolo di fiume (Cettia cetti)
61. Luì piccolo (Phylloscopus collybita)
62. Fiorrancino (Regulus ignicapillus)
63. Regolo (Regulus regulus)
64. Scricciolo (Troglodytes troglodytes)
65. Cincia dalmatina (Poecile lugubris)
66. Cinciallegra (Parus major)
67. Cinciarella (Cyanistes caeruleus)
68. Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
69. Ghiandaia (Garrulus glandarius)
70. Gazza (Pica pica)
71. Taccola (Corvus monedula)
72. Cornacchia grigia (Corvus cornix)
73. Corvo imperiale (Corvus corax)
74. Storno (Sturnus vulgaris)
75. Passera oltremontana (Passer domesticus)
76. Passera sarda (Passer hispaniolensis)
77. Fringuello (Fringilla coelebs)
78. Lucherino (Spinus spinus)
79. Verdone (Chloris chloris)
80. Cardellino (Carduelis carduelis)
81. Fanello (Carduelis cannabina)
82. Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula)
83. Frosone (Coccothraustes coccothraustes)
84. Zigolo nero (Emberiza cirlus)
85. Strillozzo (Emberiza calandra)
MAMMIFERI:
1. Nutria (Myocastor coypus)
2. Puzzola europea (Mustela putorius) ⴕ
3. Volpe rossa (Vulpes vulpes)
4. Sciacallo dorato (Canis aureus)
ANFIBI:
1. Bufo sp.