Buon compleanno Kayla Nature, buon compleanno a noi!

Sei anni fa, quando Kayla Nature era solo un’idea raccontata agli amici e ai parenti, in molti avranno pensato che fossimo un po’ folli. Del resto, sognare di creare una realtà solida che si occupasse di biodiversità in un territorio complesso come il Sud Italia poteva sembrare una sfida impossibile. Ma eccoci qui, non solo resistiamo, ma continuiamo a crescere.

Pochi giorni fa abbiamo spento le nostre prime sei candeline e oggi vogliamo festeggiare questo importante traguardo insieme a tutti voi: amici, collaboratori, clienti e appassionati che ci hanno accompagnato lungo il cammino e senza i quali non potremmo essere qui.

In questi anni non sono mancate le difficoltà, i sacrifici e le sfide, ma sono state altrettanto numerose le soddisfazioni e i traguardi raggiunti: da spedizioni naturalistiche alla scoperta di specie di animali affascinanti e rare, fino allo sviluppo dell’ecoturismo in territori poco esplorati; dalla collaborazione con scuole e musei, alla pubblicazione di contributi scientifici su riviste internazionali… Ogni passo di Kayla Nature è stato mosso dalla stessa, incrollabile passione: far conoscere, tutelare e celebrare la natura. E sì, ne andiamo davvero fieri.

Negli ultimi sei anni abbiamo accolto centinaia di birdwatchers provenienti da oltre venti paesi, guidandoli alla scoperta della biodiversità del nostro Paese. Campania, Lazio, Piemonte, Sardegna, con il loro mix unico di coste, montagne, aree umide, ma anche aree urbane, si sono rivelate destinazioni sorprendenti per il birdwatching. I nostri tour hanno permesso di esplorare zone poco conosciute dai flussi turistici tradizionali, come le aree umide costiere del litorale Domizio e i laghi vulcanici dei Campi Flegrei, con la loro biodiversità ricca di specie iconiche come il Gabbiano corso, il Cavaliere d’Italia e la Moretta tabaccata.

Tra le tante destinazioni esplorate, Ventotene occupa un posto speciale nei nostri cuori. Questa piccola isola, incastonata nel Tirreno, è una tappa unica per il birdwatching grazie alla sua posizione strategica lungo le rotte migratorie. Proprio quest’isola è stata al centro del lavoro svolto da Kayla Nature nell’ambito del programma europeo DestiMED Plus, che promuove il turismo sostenibile nelle aree del Mediterraneo e che ci ha portati a pianificare e sviluppare itinerari ecoturistici nell’Area Marina Protetta.

Persino in un’area densamente urbanizzata come Roma, è stato possibile rendere la biodiversità protagonista dei nostri tour. Conosciuta in tutto il mondo per la sua arte, storia e cultura millenaria, la Città Eterna nasconde al suo interno polmoni verdi che brulicano di vita. Luoghi come Villa Pamphilj, una delle più grandi ville storiche di Roma, sono diventati scenari privilegiati delle nostre iniziative. Qui, tra antichi pini e prati fioriti, i nostri ospiti hanno potuto osservare specie come il Picchio rosso maggiore, la Ballerina bianca, la Cinciarella e il coloratissimo Martin pescatore.

Vedere la meraviglia negli occhi di chi osserva per la prima volta un gruppo di Fenicotteri solcare il cielo, un Grifone stagliarsi contro le pareti rocciose o un Picchio dorsobianco risuonare tra gli alberi è ciò che ci spinge a continuare. Abbiamo creduto e investito nella bellezza e nel potenziale delle nostre regioni, promuovendo un turismo sostenibile capace, in cui gli accompagnatori non fossero semplici appassionati di fauna ma veri e propri esperti del settore, dotati di un background scientifico che permettesse non solo di mostrare ma anche di spiegare ciò che si aveva davanti agli occhi.

In questi sei anni abbiamo avuto l’immenso privilegio di accompagnare centinaia di appassionati di natura alla scoperta della biodiversità più straordinaria, non solo in Italia, ma anche in altre aree selvagge del Mediterraneo come Spagna e Grecia. Ogni viaggio è stato un’occasione per osservare, con rispetto e sempre in maniera etica, specie rare e minacciate nel loro habitat naturale: l’elusiva Lince pardina che si muove silenziosa tra le querce del Parco Nazionale di Doñana, in Andalusia, i placidi Pellicani ricci che planano sulla superfice del Lago di Kerkini in Grecia, il Lupo appenninico e l’iconico Orso bruno marsicano, veri e propri simboli della resilienza delle nostre montagne. Proprio queste ultime due specie sono state le protagoniste assolute di vari tour condotti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, quando abbiamo avuto la fortuna di osservarle entrambe diverse volte!

Oltre che sul settore turistico, uno dei pilastri fondamentali del nostro impegno per la conservazione della biodiversità è rappresentato dal monitoraggio faunistico. Nel corso degli anni abbiamo avuto il privilegio di collaborare con numerosi enti pubblici e privati in tutta Italia per studiare e monitorare le popolazioni di tetrapodi.

Un progetto particolarmente significativo è stato condotto nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, una delle aree protette più estese d’Italia. Qui, grazie al progetto coordinato da ISPRA e all’iniziativa WolfNEXT (2022-2023), abbiamo contribuito al monitoraggio del Lupo appenninico (Canis lupus italicus), una specie simbolo della fauna italiana. Attraverso l’uso di fototrappole, ricerca di escrementi e a tanti chilometri percorsi, siamo riusciti a raccogliere dati fondamentali sulla presenza e sul comportamento dei branchi nel parco, mappandone la distribuzione e aggiornando le stime di popolazione.

Ne abbiamo parlato nel dettaglio nel nostro articolo dedicato: Monitoraggio del lupo nel Parco Nazionale del Cilento. Sempre nell’ambito di questo progetto, abbiamo inoltre avuto il privilegio di “seguire” un lupo caduto vittima di una trappola dei bracconieri nella sua riconquista della libertà. Una storia che racconta speranza e resilienza, e che abbiamo avuto il piacere di condividere nel nostro articolo Doppia gioia nel Parco del Cilento.

Dal 2021, inoltre, collaboriamo con il Centro Musei delle Scienze Fisiche e Naturali dell’Università Federico II di Napoli, un punto di riferimento per la cultura scientifica della città. Insieme, abbiamo dato vita a un programma di attività didattiche e divulgative che ogni anno coinvolge centinaia di studenti e cittadini nei cinque musei federiciani: il Museo di Mineralogia, il Museo di Zoologia, il Museo di Antropologia, il Museo di Paleontologia e il Museo di Fisica. Le nostre iniziative spaziano da laboratori interattivi, che offrono agli studenti un approccio pratico e coinvolgente alla scienza, a tour guidati che raccontano le meraviglie della biodiversità attraverso le collezioni del museo.

La nostra passione per la biodiversità si è sempre tradotta in un impegno concreto anche nel campo della ricerca scientifica. In questi sei anni abbiamo avuto l’onore di contribuire alla produzione di numerose pubblicazioni, tra articoli su riviste internazionali e poster scientifici presentati ai più importanti congressi di settore.

Tra i risultati di cui siamo più orgogliosi spicca il nostro studio pubblicato su Biological Conservation, che ha esplorato l’impatto della pandemia di Covid-19 e del lockdown sul tasso di osservazioni delle specie negli ambienti urbani. Puoi leggere lo studio completo qui: https://doi.org/10.1016/j.biocon.2021.109079.

Abbiamo portato il frutto del nostro lavoro sul campo anche a importanti congressi nazionali. Al 15° Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica (SHI) abbiamo presentato un aggiornamento distributivo dell’erpetofauna nella provincia di Benevento, contribuendo alla mappatura e alla conoscenza di Rettili e Anfibi in un territorio spesso trascurato. Al 13° Congresso Nazionale ATI (Associazione Teriologica Italiana), invece, abbiamo condiviso i dati raccolti durante diversi monitoraggi, incluso quello del Lupo nel Parco Nazionale del Cilento, offrendo un’analisi dettagliata della presenza e della distribuzione di questa specie simbolo.

Ogni poster, ogni pubblicazione, ogni convegno rappresenta per noi un momento di crescita e di confronto con la comunità scientifica. La ricerca è uno strumento essenziale per la conservazione della biodiversità, e continueremo a impegnarci affinché il nostro lavoro sul campo possa tradursi in conoscenza utile e condivisa, capace di ispirare e guidare le future generazioni di studiosi e conservazionisti.

Tutti questi traguardi sono il frutto di anni di sacrifici, passione e perseveranza, ma sappiamo bene che non saremmo arrivati fin qui senza il supporto di chi ha condiviso con noi questo percorso. Siamo grati a tutti i colleghi, collaboratori e amici che, con le loro competenze e il loro entusiasmo, hanno reso possibile ogni singolo risultato.

Da oltre un anno possiamo contare sul nostro primo dipendente: un passo importante, che ha segnato l’inizio di una nuova fase di crescita per Kayla Nature. Nel frattempo, abbiamo avuto il piacere di accogliere tirocinanti, lavorare fianco a fianco con zoologi, divulgatori scientifici, fotografi naturalisti e tanti altri professionisti e giovani talenti che condividono con noi l’obiettivo di studiare, raccontare e proteggere la natura.

Siamo fieri di quello che stiamo costruendo, ma fidatevi: questo è solo l’inizio. Abbiamo ancora tanti sogni da realizzare, nuovi progetti da portare avanti e storie da raccontare. E per festeggiare questo importante traguardo, abbiamo preparato una piccola sorpresa, un regalo che speriamo possa emozionare anche molti di voi. Ne sentirete parlare molto presto!

Restate sintonizzati e… viva, viva Kayla Nature!

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